Parlare alla donna oggi, alla sua contemporaneità, è un compito assai arduo.
Dal mondo classico ci arrivano esempi di donne che sono state stereotipi che sfuggirono al pretestuoso maschilismo della cultura del potere e che, pur sostituiti dalle straordinarie figure delle martiri e delle madri cristiane, delle sante e delle regine, delle cortigiane e delle semplici fanciulle che hanno dato vigore e carattere alla figura femminile sia nel Medioevo che nell’età moderna, giungono alla contemporaneità con una loro peculiare verità. Quella di un’epica tutta al femminile, caratterizzata dal conflitto e dal rapporto con una realtà che le vede protagoniste consapevoli del quotidiano impegno per la difesa della libertà, di cui tutto il genere umano e la natura stessa hanno bisogno per affermare la vita.
Lady Sciamat coglie questa contemporaneità e ne fa strumento nelle mani della donna che, come avvenne nel Rinascimento, vuole ridisegnare il proprio stile da donna “contenitore” di immagini in senso nascosto, strumento poetico per contenere la metafora della donna-angelo, a donna “guerriera” che ha ben chiaro in mente ciò che vuole e, cosa più importante, va a prenderselo.
Una trasformazione rinascimentale che Lady Sciamat mutua e adatta alle foggie, che si fanno attillate per esaltare la figura, e che privilegiano maniche arricciate e “buffe” per interpretare il sogno di una donna esotica e seducente.
In un mondo nel quale sempre più sembra che la donna si comporti come un uomo, Lady Sciamat riscopre la sua vera indole e si presenta incredibilmente magnetica, giocando e mescolando tessuti squisitamente di gusto maschile e di tradizione inglese a vanitosi dettagli femminili tutti da scoprire…